In un progetto di continua crescita innovativa e tecnologica nasce la start up ricerca e sviluppo del Laboratorio Analisi Veterinarie CDVet.
Creata per fornire strumenti utili ai fini diagnostici, CDVet Research, coinvolgerà ambulatori e cliniche veterinarie presenti su tutto il territorio nazionale in progetti di studio in collaborazione con i maggiori centri nazionali di ricerca. Lo scopo sarà quello di unire le più frequenti criticità in campo clinico diagnostico con la ricerca scientifica in ambito veterinario.
Un gruppo di ricercatori universitari, patologi clinici e  biologi, coordinati dalla Dott.ssa Caterina Fani, potranno avvalersi della banca dati del laboratorio analisi Cdvet che con i suoi 18.000 campioni mensili e oltre 300.000 mila analisi effettuate potrà fornire alla start up CDVet Research materiale importante per i progetti di ricerca.

La prima importante partnership siglata da CDVet Research è con l’Università La Sapienza di Roma e riguarda due progetti di ricerca nell’anno 2021:
1. ricerca e identificazione degli assemblaggi di Giardia spp nelle feci di cane e gatto
2. ricerca e identificazione di larve di nematodi di interesse zoonotico

I nostri progetti

Nematodi polmonari

Angiostrongylus vasorum e Aelurostrongylus abstrusus sono metastrongili le cui forme adulte si localizzano nell’apparato cardiocircolatorio e in quello respiratorio del cane e del gatto, rispettivamente. Tali nematodi sono di notevole interesse veterinario in quanto possono essere responsabili addirittura della morte degli animali colpiti.

Troglostrongylus brevior è un altro nematode appartenente anch’esso alla superfamiglia degli Metastrongyloidea. Tale parassita, le cui forme adulte si localizzano nell’apparato respiratorio, costituisce un problema emergente nella popolazione felina.

Giardia

I protozoi flagellati del genere Giardia sono parassiti enterici cosmopoliti responsabili di una zoonosi che si trasmette per via fecale-orale tra diverse specie di animali e l’uomo.

 Recenti​ ​ studi​ ​ hanno​ ​ identificato​ ​ otto​ ​ genotipi distinti​ ​ del parassita, due dei quali (assemblaggi A e B), infettano l’uomo e gli animali domestici (Abe, 2010). Questi studi hanno portato ad una rivalutazione del potenziale zoonotico di questo organismo e hanno evidenziato l’importanza di una corretta diagnosi laboratoristica in grado di identificare il parassita e i suoi assemblaggi.